venerdì 27 febbraio 2015

Recensione: "Mai senza te" di Rebecca Donovan

Buon pomeriggio a tutti, readers! Come vi avevo anticipato, eccomi qui a pubblicare la recensione di Mai senza te, libro divorato in poco più di due giorni. Quando avevo fatto la segnalazione per la Newton, la trama mi aveva colpita, ma non avevo neanche lontanamente immaginato la piega che, da metà in poi, avrebbe preso il romanzo. E questa piega, seppur drammatica, mi ha piacevolmente colpita. E non smetterò mai di ringraziare la casa editrice per avermi mandato il libro.
Ma ora basta girarci intorno... Di seguito copertina, sinossi e la mia recensione.
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Titolo: Mai senza te
Autrice:
Rebecca Donovan
Editore:
Newton Compton
Pagine:
320
Prezzo:
€ 9,90

ISBN:
9788854172531
DISPONIBILE ANCHE IN EBOOK
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Cal Logan rimane di sasso alla vista di Nicole Bentley in piedi di fronte a lui, a un party in maschera a migliaia di chilometri dalla loro città natale. Nessuno infatti ha più avuto notizie di lei dal giorno del diploma, un anno prima. Ma la ragazza somiglia solo a quella Nicole per la quale Cal aveva una cotta. Il suo nome è Nyelle Preston e non ha idea di chi lui sia. Nyelle è impulsiva e audace, la sua passione per la vita è contagiosa. Proprio il contrario di Nicole. Cal ne resta completamente affascinato e avvinto. Ma Nyelle è anche molto riservata, fino all’eccesso. E più Cal scopre che cosa nasconde e meno vorrebbe sapere...

VOTO:
½

RECENSIONE.
«Mai senza te è una storia di amore, di perdita e di amicizia. Soprattutto, è la storia delle seconde possibilità. Riconoscere i momenti in cui una decisione può cambiare il corso della propria vita. Sfruttarli. Vivere ogni giorno sapendo che puoi scegliere di migliorarlo. Puoi ricominciare daccapo... ogni volta. Tutto ciò che conta è la tua felicità, essere esattamente chi decidi di essere. Essere felice.»
Non ho mai cominciato una recensione con un periodo tratto dai Ringraziamenti in fondo al libro, scritti dall'autrice. Ma c'è una prima volta per tutto. E quando li ho letti, una volta conclusa la lettura, mi sono detta: "La mia recensione inizierà così." Ed eccola lì. Trovo che questo semplice pensiero racchiuda non solo la storia in sé, quanto soprattutto il significato vero e profondo che si nasconde fra le pagine di questo romanzo.
Il prologo si apre con Cal, il protagonista, e Rae, la sua migliore amica, ad un party-rimpatriata con gli ex compagni di liceo. Nessuno dei due vorrebbe trovarsi lì, lei specialmente, ma Cal ha disperatamente bisogno di scoprire se la ragazza dei suoi desideri parteciperà. Perché non la vede da un anno. Perché lei ha smesso di essere sua amica ― loro amica. Perché lei ha smesso di parlare con lui con loro. Lentamente, nel corso della storia, scopriamo che Nicole (questo il suo nome) si era trasferita nel quartiere di Cal e Rae durante gli anni delle elementari. E loro, insieme a Richelle, un'altra bambina che abitava lì, erano inseparabili. Almeno finché il gruppo non si sgretola. Richelle, a causa di un trasferimento dovuto al lavoro del padre, è costretta ad andare ad abitare a San Francisco e, di punto in bianco, tronca i contatti con Cal e Rae. Nello stesso periodo, Nicole torna da una vacanza e, inspiegabilmente, allontana gli stessi due dal suo nuovo gruppo di amici, aggirandosi per i corridoi del liceo come la reginetta della scuola. Sempre bellissima e perfetta, impacchettata a dovere nei suoi lustri abiti e nell'incarnazione di figlia e studentessa modello. E quando il college inizia, dividendo un po' tutti, Cal perde completamente le tracce di Nicole.
Almeno fino a quando con la incontra a Crenshaw, all'università che frequenta da un anno. Solo che la ragazza che si trova davanti nella caffetteria del campus non si chiama Nicole, ma Nyelle. E sebbene i suoi occhi blu spingono Cal a credere che quella ragazza e Nicole siano la stessa persona, Nyelle sembra allo stesso tempo completamente diversa. Hanno due modi di vivere totalmente agli antipodi. Nicole era silenziosa, seria e ligia al dovere, alle responsabilità e al perbenismo; Nyelle è un vulcano in eruzione, un fiume in piena. Ride per ogni piccolezza, assaporando ogni attimo che la vita sembra offrirle. E questo confonde Cal, il quale comincia a domandarsi se non abbia preso un abbagglio.
Non vi svelerò se l'intuizione di Cal è giusta. Non vi dirò se Nicole e Nyelle sono la stessa persona. Non aggiungerò altro sulla trama.
Ho letteralmente divorato questo romanzo. Malgrado all'inizio abbia arrancato un po', trovando fastidiosi i capitoli intermezzi fra un capitolo vero e proprio e l'altro, andando avanti ho capito che erano necessari e questo bisogno di conoscere questi quattro ragazzi si è fatto costante. Ogni tassello era sempre stato sotto al mio naso, ma la Donovan è riuscita a mascherarlo piuttosto bene (anche se arrivata a 3/4 del libro avevo ugualmente capito). Il fatto, poi, che la storia abbia un punto di vista maschile mi ha piacevolmente colpita. Solitamente sono le protagoniste a raccontare, ma qui  a parte gli svariati intermezzi è Cal a narrare le vicende. E Cal è un protagonista molto particolare, molto diverso dai classici YA che sono solita leggere (a parte quelli della Armentrout/Lynn). Cal Logan è un ragazzo che sogna l'amore e, sebbene vada con molte ragazze, non vuole ferirle. Lo fa perché vuole trovare quella giusta, la ragazza dei desideri... E quando incontra Nyelle pensa di averla trovata. Ma Nyelle è più schiva della sabbia che si tenta di intrappolare fra le dita. Più impetuosa di un'onda oceanica e più turbolenta della lava impazzita di un vulcano. E maledettamente misteriosa. Ho adorato il suo personaggio. Nyelle è uno spirito libero, un'anima indomabile. Ma anche una ragazza che nasconde qualcosa, dietro alla sua folle vita senza regole e preoccupazioni. Mi è piaciuta molto anche Rae, la migliore amica di Cal. Ragazza schietta e maschiaccio fino alla punta dei suoi capelli rosa.
Lo stile di Rebecca Donovan mi è piaciuto, anche se non mi ha fatto impazzire. E questo è il motivo del mezzo voto in meno. Alcuni passaggi li ho trovati frettolosi e penso che molte scene sarebbero state migliori se avesse dato loro più spazio. E alcune vicende raccontare, ancora adesso, mi lasciano un attimo perplessa. Specialmente quelle che riguardano il passato medie/liceo di Cal ― ma capirete a fine lettura cosa intendo. E non mi ha fatto impazzire il continuo stacco temporale (ad esempio: Cal dice che va a fare la doccia, perché deve riflettere, poi lui e Nyelle usciranno. Nella riga dopo sono già in macchina, e spesso anche di ritorno o già sul posto). Ma si sa, io sono pignola e secondo la mia migliore amica anche un po' rompina, quindi magari non faccio testo. Malgrado tutto, il romanzo si legge di filata e, lo ammetto, alla fine qualche lacrimuccia mi è scesa copiosa.
Concludo premettendo una cosa. Io non ho letto la trilogia già precedente pubblicata dalla Newton di questa autrice. E' però sulla mia lista e, penso a Marzo, acquisterò il volume unico. Non ho quindi un metro di paragone con le sue opere e non posso confermare o smentire chi dice che Mai senza te è nettamente inferiore a Il nostro segreto universo. Penso, tuttavia, che questo romanzo insegni moltissimo. Non solo sull'amicizia, quella vera e che si vede poco in giro, o sull'amore. Penso insegni molto sul valore della vita, sul dover capire chi vogliamo essere e, quando lo comprendiamo, di lottare con le unghie e con i denti per diventare quella persona. Perché ogni giorno è importante. Perché ogni piccola cosa lo è, che riguardi noi o chi ci sta intorno.
Romanzo stra consigliato. Compratelo, davvero... Non ve ne pentirete. E il fatto che sia autoconclusivo non guasta affatto.
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Se avete letto questo romanzo, ditemi la vostra! E se ancora non lo avete acquistato, fatemi sapere se la mia recensione vi è stata utile.
Un bacione grande e alla prossima,
Feeling Reading

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