martedì 28 aprile 2015

Recensione: "L'amore verrà" di Jessica Sorensen

Buongiorno, readers! Ho concluso questo weekend il primo libro della serie Nova, di Jessica Sorensen. Breaking Nova, uscito in Italia grazie alla Newton Compton col titolo L'amore verrà, è un romanzo che mi ha segnata parecchio. In molti dicono che, essendo della Sorensen, non è un granché... almeno non lo è se paragonato alle altre sue serie. Io ho la fortuna/sfortuna di non aver mai letto nulla di questa autrice, sebbene abbia Non lasciarmi andare e seguito in libreria, ma non ho ancora trovato tempo per iniziarli. Pertanto, di seguito vi lascio la mia opinione per quanto riguarda questo suo nuovo romanzo... Ho deciso di lasciare la vecchia copertina, in parte perché io ho quella versione (grazie al cielo) e in parte perché la nuova non mi fa impazzire. Ma sono gusti xD quindi è solo un parere e un capriccio personale.

Titolo: L'amore verrà
Autore: Jessica Sorensen
Editore: Newton Compton
Prezzo: € 9,90
Pagine: 320
ISBN:
978-8854174702
Data d'uscita:
9 Marzo 2015

Per tutta la sua breve esistenza, Nova Reed ha sempre saputo cosa fare. Voleva diventare una famosa musicista e sposare il suo grande amore. Poi tutto è cambiato in un istante, un giorno che non potrà mai dimenticare. Da allora le pare di essere sempre sull’orlo dell’abisso, sul punto di impazzire. Il suo destino, però, si incrocia con quello di Quinton Carter. Anche lui, con la sua aria triste e persa, sembra avere un grosso debito con la vita e un passato turbolento che non vuole ricordare. Nova desidera aiutarlo, forse per scacciare i propri fantasmi e sensi di colpa, ma non sa che quel ragazzo nasconde un terribile segreto. E se lei dovesse decidere di andare avanti con lui, potrebbe davvero perdersi per sempre… Anche Quinton deve fare una scelta: si merita davvero l’amore di Nova o dovrà scontare in eterno i tragici errori che ha commesso prima di incontrarla?
VOTO:
½

RECENSIONE.
Quando ho letto la trama, preparando la segnalazione per la Newton, mi sono completamente innamorata di essa. Mi sono detta: devo avere questo libro. E la casa editrice me lo ha mandato pochi giorni dopo l'uscita. L'ho letto con calma, soprattutto dopo aver concluso i primi due capitoli e aver compreso l'argomento - gli argomenti - che trattava. Mi sono imposta di andarci piano, di non concluderlo in fretta, di cercare di leggere con più bradiposità del normale. In parte ce l'ho fatta, in parte no. E in tre giorni ho finito il libro. E il finale è stato anche peggiore della storia, in un certo senso.
L'amore verrà racconta di due persone. Due ragazzi che dovrebbero avere tutta una vita davanti; una vita ricca di belle cose, di sogni e speranza. Ma questo non succede, perché le vite di entrambi, seppur a causa di avvenimenti differenti, sprofondano nell'abisso durante l'ultimo anno di liceo. Se non addirittura prima. Nova, di punto in bianco, vede il suo futuro scivolarle via dalle dita... In un secondo, come un battito di ciglia. E lo stesso succede a Quinton. Entrambi proseguono le loro esistenze camminando a testa bassa, con la tristezza negli occhi e un macigno su petto e spalle. E le loro strade si incrociano per caso, durante una vacanza estiva nella città natale di Nova. Quinton si è trasferito da suo cugino Tristan e con loro abita anche Dylan, il fidanzato di Delilah, l'amica di Nova. E' come se il destino avesse voluto farli incontrare, ma il momento non potrebbe essere più sbagliato. Perché se Nova trova rifugio negli ansiolitici, nel malato senso di controllo e nei video che fa quando si sente persa, Quinton ha trovato il suo stato di annebbiamento nelle droghe. Sballarsi per lui è consolatorio, giusto. Perché non merita altro dalla vita. Non merita una vita, e quel senso di autodistruzione è un buon compromesso essendo incapace di togliersi la vita. Perché, sì, se non lo avete ancora capito, questo non è un romanzo facile... Tutto il contrario.
Non posso andare avanti con la trama. In parte perché non mi fermerei più, giacché il romanzo mi ha talmente sconvolta e coinvolta che ne parlerei fino a quando avessi parole per farlo, in parte perché già le prime pagine sono spoiler, quindi non posso davvero dire altro. Per quanto riguarda lo stile della Sorensen, l'ho davvero amato. Ogni parola era un insegnamento, ogni pensiero puro dolore e poesia. Nei personaggi c'è tormento, e questo si avverte ad ogni virgola. Ho riso con loro, ho pianto e mi sono angosciata... E questo dice parecchio sulla scrittura emozionante e assolutamente fluente dell'autrce. Gli argomenti trattati non sono semplici, anzi. Dire che questo romanzo è tosto è dire veramente poco. Malgrado lo abbia concluso giorni fa, non riesco a non pensarci. Soprattutto per il finale. Ma ci arrivo. I personaggi sono stati una sorpresa. Nova è una ragazza che ha tanto da dare, non solo a se stessa ma anche agli altri. Eppure è intrappolata nel passato. Aveva immaginato una vita non proprio perfetta, ma serena. Sognava di diventare una batterista, di sposare il suo grande amore... E poi, una notte, tutto è andato in pezzi. Quella Nova è morta e, al suo posto, è rimasto un guscio vuoto che tenta di andare avanti senza realmente farlo; senza realmente volerlo. Quinton, anche se potrebbe sembrare, del cattivo ragazzo ha ben poco. Studente modello, persona esemplare e grande artista. Il classico ragazzo che resta sobrio per poter riaccompagnare gli altri a casa dopo una festa. Ma una sera anche la sua vita va in pezzi, e un fantasma prende possesso del suo corpo tramutandolo in un automa. Quinton respira, parla, mangia, dorme... Ma non vive. Non ha interesse a farlo. E alla fine trova la sua strada nell'erba e nelle droghe, capendo che l'autodistruzione è l'unica cosa che può meritare. Si fa costantemente, va a letto con chiunque e non prova nulla. Perché, secondo lui, non merita di provare niente. Ma non si può parlare di Nova e Quinton senza menzionare Landon e Lexi. Non scendo nei dettagli, ma voglio solo dire una cosa: per quanto non condivida il pensiero di Landon, lui non ha costretto Nova a vivere come Lexi ha fatto con Quinton. Lei lo ha rovinato, secondo me, non posso fare a meno di pensarla in questo mondo.
Sicuramente vi starete chiedendo: "Ma se questo libro ti ha fatto impazzire così tanto, vediamo i tuoi occhi a cuoricino fin qua, perché quattro stelle e mezzo e non cinque?" Ebbene, non ho dato le cinque stelle perché, per quanto l'argomento droga fosse uno dei perni della storia, ho odiato ad un certo punto che in ogni pagina comparisse lo spinello, piuttosto che il bong, piuttosto che la pipetta. Insomma, ho finito il romanzo e vi posso garantire che sono diventata più esperta io di un trafficante colombiano. Descrivere nei minimi dettagli come veniva caricato l'attrezzo di turno per la fumata, anziché l'esempio della sigarette/canna... Okay, Quinton e company sono fattoni, ma dirlo ad ogni pagina l'ho trovato davvero, davvero snervante. E il finale... Non mi dispiace tanto il cliifhanger/non cliffhanger di com'è finito, quanto il modo. Ho trovato Nova un tantino incoerente. Mi spiego, trovo che la sua decisione, in parte, sia giusta. Ma poteva anche farlo in modo diverso, includendo Quinton. So che non avendolo letto mi starete guardando come la faccetta confusa di Facebook, ma più non posso dire. Trovo, però, che la Sorensen avrebbe potuto scrivere il seguito partendo da una prospettiva differente, seppur drammatica, senza fare uscire dagli schemi il personaggio di Nova. E poi avrei preferito avere il secondo romanzo sotto mano, perché un finale così è davvero... scioccante.
In conclusione, trovo che questo libro meriti. Che l'argomento meriti, come merita il modo in cui la Sorensen l'ha scritto. E' un romanzo tosto che fa riflettere e piangere. Un romanzo che insegna che si può sbagliare, e che la vera forza si trova nell'ammetterlo e tornare al punto di partenza. Insomma, leggetelo. Ne vale la pena.
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Spero che la mia recensione non vi sia parsa troppo sconclusionata xD Ma davvero non sapevo come fare per evitare gli spoiler e, al tempo stesso, scrivere una bella recensione degna di questa fantastica storia. Ora non vedo l'ora che la Newton pubblichi il secondo, di cui fortunatamente abbiamo già un titolo: C'è chi dice amore.
Fatemi sapere cosa ne pensate del libro, della recensione. Se lo avete letto o se siete intenzionati a farlo. Aspetto i vostri commenti!
Alla prossima
Feeling Reading

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