sabato 9 aprile 2016

Recensione: "La ragazza dell'ultimo banco" di Andrea Portes

Buona sera, readers! Come anticipato, eccomi oggi con una nuova recensione. Premetto che finire questo romanzo è stata dura... Il libro mi è stato inviato dalla Newton attorno a Pasqua, ma avendo acquistato subito dopo le feste Signora della mezzanotte lo avevo lasciato in standby nella libreria. Sogliandolo, appena arrivato, non mi era sembrato malvagio... Ahimè, sono stata costretta a ricredermi. Ma evito di fare una intro lungometrica, perciò vi lascio ai soliti dettagli sul romanzo e di seguito potrete leggere il mio parere.

Titolo: La ragazza dell'ultimo banco
Autore: Andrea Portes
Editore: Newton Compton
Pagine: 288
Prezzo: € 12,00
Data d'uscita: 31 marzo 2016

Anika Dragomir è tra le ragazze più popolari alla Pound High School. Lei stessa, però, sa di essere un mostro: un mix di pensieri cupi e trame diaboliche. E poi, se c’è da prendere sul serio quello che si dice in giro, potrebbe addirittura essere un vampiro. Dopotutto, suo padre viene dalla Romania. Un luminoso giorno di settembre rivede Logan McDonough: solo qualche mese prima un grasso nerd, adesso è il ragazzo più sensuale, smaliziato e misterioso che abbia mai visto. Anika ne rimane affascinata e comincia a fantasticare su di lui. Ma Logan McDonough è un tipo poco raccomandabile e niente affatto popolare. Alla Pound High School le renderebbero la vita un inferno se li vedessero insieme. Così Anika deve scegliere se ignorare i suoi sentimenti, oppure seguire il cuore, con il rischio di essere emarginata. Proprio mentre è alle prese con questa decisione però, una tragedia inimmaginabile stravolge la sua esistenza, cambiandola per sempre. E a quel punto si troverà costretta a scegliere tra la propria natura e un desiderio mai conosciuto prima...
VOTO:


RECENSIONE
Premetto che questa recensione non sarà lunghissima, perché non so davvero cosa dire su questo romanzo. La trama, quando l'ho letta la prima volta, mi aveva ispirata abbastanza. Certo, non sembrava un libro al limite del fantasioso, ma come dico sempre se un cliché è trattato bene allora chissene frega. Il problema vero e proprio della trama è che è parecchio fuorviante. Io ero del completamente convinta che il genere fosse fantasy, in tutto e per tutto - davvero. Capirete quindi la mia perplessità quando ho scoperto che si trattata di uno YA a dir poco demenziale. E non demenziale in sento offensivo, ma perché la protagonista è davvero eccentrica e particolare. Malgrado questo, le basi del romanzo che, in un certo senso, potevano apparire interessanti si sono dissolte in un intreccio senza né capo né coda e con una scrittura piuttosto elementare. Ma andiamo per gradi.
Anika frequenta il liceo. E' una ragazza con una parlantina mentale piuttosto tagliente e una lingua biforcuta che riserva solo a noi lettori. E' amica delle più popolari della scuola, ma lei in quanto singolo non è chissà chi. E' originaria della Romania, da parte di padre, difatti scherza molto sul fattore vampirismo, ma ha un aspetto tutt'altro che 'Draculesco'. Per prima cosa è bionda e con gli occhi azzurri, e la sua persona non è per nulla macabra e simili. Anika Dragomir vive col costante desiderio di farsi accettare, di essere una ragazza popolare, di avere degli amici e, soprattutto, di diplomarsi con il massimo dei voti per poter scappare da una città e da una famiglia che le stanno strette. Il romanzo si apre con lei che presenta le sue grandi amiche e Logan, il ragazzo nerd della scuola che magicamente è diventato un fico senza un domani. E che ovviamente, appena mette piede a scuola, punta lei e lei soltanto. Le situazioni che si tendono a creare in seguito sono a dir poco assurde. Così come l'evoluzione dei personaggi, il loro amore improvviso e travolgente e, chiaramente, il triangolo amoroso. Il personaggio di Anika di per sé non mi era dispiaciuto, durante la lettura. Motivo, probabilmente, che mi ha spinto a finire il libro. Tutti gli altri, tuttavia, sono un gigantesco punto interrogativo. A cominciare dalla sua migliore amica, che viene definita una 'poco di buono' e successivamente una religiosa. Capirete che questa descrizione non collima, ma vabbè. Logan è un'altra incognita. Di questo ragazzo si sa poco e niente, e si scopre qualcosa solo a metà libro e anche in maniera veramente superficiale. Il suo passato è difficile, la sua famiglia è un disastro, e in tutto questa oscurità Anika è la sua unica fonte di luce. Peccato che tutto questo si evolve senza che la Portes ci renda veramente partecipi. Un capitolo prima Logan è un nerd, quello dopo è un fico; il capitolo prima Anika non sapeva nemmeno chi fosse, quello dopo è già innamorata. WTF? Seriamente?! Lo stile dell'autrice ha contribuito a rendere tutto ancora più caotico. L'intero libro senza un diario segreto o, in tempi più moderni, un video di YouTube. Come se Anika si fosse messa dietro la sua telecamera e avesse cominciato a raccontare la sua storia a briglia sciolta. I dialoghi sono pochi e, quando compaiono, sembrano parti di un copione. Non c'è emozione, non c'è trasporto. Sono solo tante battute messe una in fila l'altra, cosa che mi ha veramente spiazzata. Perfino il finale che, ammettiamolo, dovrebbe essere abbastanza tragico mi ha lasciata totalmente insensibile. La mia unica reazione è stata: "Ah."
In conclusione, non ho ben capito cosa volesse fare la Portes con questa storia. A tratti sembra uno YA, a tratti un romanzo di formazione. Forse è entrambi, forse no. Non lo so. L'idea di base mi è sembrata buona, ma non posso dirlo con certezza perché la narrazione e la storia in sé erano veramente incasinate. Una protagonista come Anika non mi dispiacerebbe trovarla in altri romanzi, ma ha sicuramente bisogno di più caratterizzazione, e tutta la parte angst avrebbe veramente bisogno di una grassata. Personalmente, non lo consiglio. Non sono rimasta delusa per il semplice fatto che non mi aspettavo nulla, non ero nemmeno convinta di acquistarlo. Non avendo aspettative, quindi, la mia soglia di 'delusione' era bassissima, motivo che mi ha fatto dare due stelle e non una. Ho sicuramente letto di meglio - di mooolto meglio. Ma poiché la lettura è soggettiva, se qualcuno fosse ugualmente interessato ad entrare nel mondo di Anika, si senta liberissimo di farlo. Vi consiglio, tuttavia, se siete amanti degli eBook, di acquistare la versione digitale. In questo modo, se alla fine non dovesse piacervi, avreste speso comunque molto meno di un cartaceo.
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Io con questa recensione vi auguro un buon sabato sera! Se avete letto il romanzo, fatemi sapere se siete d'accordo con me. Se non lo avete letto, ditemi se questo post vi è stato utile. In ogni caso, io aspetto sempre i vostri commenti ;)
Alla prossima,
Feeling Reading 

4 commenti:

  1. Ciao Samantha, io devo dire che invece ne sono rimasta soddisfatta. Proprio perchè la trama prefigurava un diverso scenario, sono rimasta poi piacevolmente sorpresa da constatare che la piega acquisita era diversa. Sarà che non amo particolarmente i fantasy, quindi la semplice storia di Anika mi è piaciuta, perchè l'ho trovata tangibilmente reale. Una ragazzina con pensieri, azioni e ingenuità da ragazzina, nessun indoramento di pillola semplicemente una storia che non ha nulla di eccezionale ma che grazie alla direzione drammatica che prende sul finale, mi ha fatto passare delle piacevoli ore di lettura.

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    1. Sono contenta che a te sia piaciuto! A me proprio zero, o quasi. Come ho scritto, penso che la trama avesse un buon potenziale, ma ho trovato troppe pecche nello stile... E quello purtroppo è soggettivo, a me non ha fatto impazzire. Ma Anika e la sua ingenuità e schiettezza sono piaciute molto anche a me :)

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