venerdì 8 aprile 2016

Recensione: "Resta con me fino all'ultima canzone" di Leila Sales

Buona sera, readers! Scusate se ieri sono stata latitante, ma impegni imprevisti mi hanno fatto slittare sia le recensioni che le pubblicazioni di anteprime o rubriche. E' una settimana un po' caotica, spero anche di cambiare presto la grafica del blog, avendo finalmente deciso come farla! Vi comunico già da ora che di seguito leggerete la recensione di Resta con me fino all'ultima canzone, domani pubblicherò quella de La ragazza dell'ultimo banco e domenica, finalmente!, quella di Signora della mezzanotte.
Ma torniamo al romanzo principale di oggi. Allora, il romanzo della Sales è un libro che in alcune parti mi è anche piaciuto ma, come succede di recente, ho riscontrato alcune cosucce - soprattutto sul finale - che non mi sono proprio andate giù. Quindi adesso smetto di parlare e vi lascio alla mia recensione. 

Titolo: Resta con me fino all'ultima canzone
Autore: Leila Sales
Editore: DeAgostini
Pagine: 319
Prezzo: € 14,90
Data d'uscita: 22 marzo 2016

Farsi degli amici non è mai stato semplice per Elise. Per sedici anni è stata ignorata, offesa, ferita. Il bersaglio preferito di scherzi di ogni tipo. Ma adesso ha deciso di voltare pagina e prendere in mano la propria vita. Ecco perché per tutta l’estate ha osservato le ragazze più popolari della scuola: per diventare come loro e iniziare il secondo anno alla grande. Peccato però che le cose non vadano affatto come previsto. Nessuno sembra accorgersi dei suoi sforzi, ed Elise si ritrova sola. Questa volta è pronta ad arrendersi, certa che per lei la musica non cambierà mai. Ma una notte, durante una passeggiata solitaria per le vie della città, s’imbatte per caso nello Start, un locale underground che suona i brani più belli che abbia mai sentito. E proprio qui, nel posto più stravagante del mondo, in mezzo al più stravagante gruppo di persone che si possa immaginare, Elise trova finalmente quello che ha sempre cercato: la musica giusta, gli amici giusti e forse anche il ragazzo giusto.
VOTO:
½

RECENSIONE
Quando lessi la trama, la prima cosa che pensai fu: "Questo libro promette bene! Sarà un romanzo sicuramente fuori dalle righe" E in un certo senso lo è. Tuttavia, come capita spesso ultimamente, avverto che l'autrice aveva fra le mani un'idea geniale che non ha però saputo sfruttare a dovere.
Elise ha sedici anni e non è per niente popolare. A dirla tutta, tutti a scuola la conoscono, ma passa semplicemente inosservata. Lei riconduce questo fatto alle sue strane passioni, alla sua mente piuttosto geniale e alle sue inusuali fissazioni. Divisa fra mamma e papà, divorziati ormai da parecchi anni, vive con la prima e il patrigno e i fratellastri per metà settimana e il restante tempo lo passa a casa del padre. Quando il nuovo anno inizia, Elise ha preso una decisione: non vuole più essere la ragazza invisibile, vuole avere degli amici, vuole divertirsi a scuola, vuole fare le sue esperienze. E per questo motivo ha trascorso tutta l'estate a leggere riviste cool, cambiare il suo aspetto - e i vestiti nel suo guardaroba - e guardare film e telefilm per atteggiarsi come le sue compagne di scuola. Quello che non aveva messo in conto è che quasi impossibile cambiare se stessi per piacere agli altri, specialmente se si ha un temperamento piuttosto forte e se ciò in cui ci stiamo trasformando non ci piace neanche un po'. E così il primo giorno di scuola di Elise è un fiasco totale, tanto che arrivata a casa decide di togliersi la vita. Poiché è qualcosa che l'autrice non nasconde e rivela praticamente subito, non lo reputo uno spoiler, ma per fare una recensione capibile era qualcosa che dovevo dire. Diversi mesi dopo, la vita di Elise è tornata pressapoco al punto di partenza. Non ha amici, il suo voler cambiare non è servito a niente e la notte per dormire ha bisogno di fare una passeggiata. Ed è proprio in una delle sue passeggiate in solitaria che Elise si imbatte in Vicky e Pippa e, successivamente, nello Start. Un locale underground dove suona Chad, un DJ affascinante che fa capitolare praticamente tutti. Ed è qui che la vita di Elise comincia a cambiare, che la nostra protagonista si inventa i più disparati sotterfugi per poter presenziare alle nottate del locale, che chiede a suo padre si procurarle l'attrezzatura da DJ. Lentamente, fra le mura dello Start e non solo, Elise capisce chi è e, soprattutto, chi vuole diventare.
Il romanzo della Sales è in un certo senso un romanzo di formazione. Capitolo dopo capitolo, situazioni dopo situazioni, fallimenti dopo fallimenti, decisioni dopo decisioni, Elise cresce e capisce finalmente che non è omologandosi alle sue compagne di scuola che diventerà popolare. Non è così che si creano le amicizie. E capirà anche chi è e chi non vuole essere. Ho trovato la figura dei genitori importante in questo libro, sebbene siano stati raggirati parecchio dalla nostra ragazza, cosa che ho trovato leggermente inverosimile. La caratterizzazioni della madre e del padre, tuttavia, mi sono piaciute. Due persone totalmente diverse che hanno a cuore il bene della figlia. Tra Vicky e Pippa ho sicuramente preferito Vicky. Malgrado la stessa Vicky descrive la sua migliore amica come scapestrata e viziata, penso che la sua amicizia con Elise sia rappresentata in maniera migliore e sicuramente più salutare. Chad inizialmente mi piaceva. Oddio, non era sicuramente un personaggio wow, ma non mi dispiaceva per niente. Sembrava sicuro di quelche voleva e, anche se un po' donnaiolo, perlomeno era sincero. Tuttavia, non ho ben compreso il suo modo di fare con Pippa e, soprattutto, il suo rapporto con Elise. Mano a mano il personaggio di Chad ha perso spessore e caratterizzazione, e questo - considerato il finale - non mi è proprio piaciuto. Elise è una protagonista che non ho ben inquadrato e non ho sentito. Capisco il suo disperato bisogno di farsi accettare, ma non mi sono ritrovata in lei a 360 gradi. Sicuramente, mi è piaciuta molto di più da metà libro in poi, ma non mi ha lasciato granché. La storia d'amore resta davvero un grande punto interrogativo... Voglio dire, che alla fine Elise 'scelga' chi non ci saremmo mai aspettati è qualcosa di originale, ma io non ho nemmeno capito come c'è arrivata. Okay, si conoscono e tutto, ma da qui ad invitarlo al ballo d'estate mi sembra eccessivo. Allora tutto quello che c'è stato prima? Ultimamente sono proprio i finali a lasciarmi delusissima e a far perdere parecchi punti ai romanzi. Almeno per quel che mi riguarda. Anche in questo caso, in tutta sincerità, quando ho voltato pagina e mi sono trovata i ringraziamenti ho pensato: "Tutto qui?" E non perché il romanzo fosse corto, ma proprio perché, secondo me, il tutto è stato troppo frettoloso e molte questioni sono rimaste incompiute.
La questione che proprio non mi è andata giù, comunque, è quella riguardante il tentato-non tentato suicidio. Lei torna a casa e, dal nulla, anche se l'autrice dice che ci stava già pensando e okay, decide che vuole togliersi la vita perché è tutto troppo deprimente. Così cerca online come ammazzarsi. Avendoci messo troppo, però, decide di fare una prova, ma quando vede che la prova le sta sfuggendo di mano chiama una sua compagna di scuola - con cui aveva 'pranzato' quel giorno - e le dice quello che sta facendo. D'accordo, l'argomento suicidio non era il fulcro della trama, ma era indispensabile? Trattarlo anche in maniera così superficiale e sbrigativa? Lascio a voi la possibilità di rispondere, soprattutto se avete letto il romanzo.
In conclusione, il romanzo ha le sue potenzialità poco espresse, per quel che mi riguarda. Ha i suoi alti e bassi, ma se vi intriga leggetelo. Ho letto altre recensioni e molte blogger lo hanno apprezzato, quindi magari sono solo io a cui non ha fatto impazzire.
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Fatemi sapere se la mia recensione vi è stata utile. E aspetto i vostri commenti, ovviamente! Avete letto il libro? Cosa ne pensate? E chi di voi non lo ha ancora letto, lo leggerà? Io sono curiosa, lo sapete.
Alla prossima,
Feeling Reading 

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