giovedì 14 aprile 2016

Recensione: "Shadowhunters. Signora della mezzanotte" di Cassandra Clare

Buona sera, readers! Oggi sono stanca morta, davvero. Non sto qui ad annoiarvi sul perché o per come, ma fatico perfino a tenere gli occhi aperti. Non mi perdo quindi in chiacchiere e vi pubblico (finalmente) la recensione di Signora della mezzanotte. Chi mi segue su Goodreads sa bene quanto il romanzo mi è piaciuto e quanto, al contrario, alcune cose non mi abbiano totalmente fatta impazzire... Ma per chi non lo sapesse, ecco a voi il mio parere sul primo capitolo della trilogia The Dark Artifices di Cassandra Clare.

Titolo: Shadowhunters. Signora della mezzanotte
Autore: Cassandra Clare
Editore: Mondadori
Pagine: 695
Prezzo: € 19,00
Data d'uscita: 15 marzo 2016

Los Angeles 2012. Sono passati cinque anni da quando Emma Carstairs ha perso i genitori, barbaramente assassinati. Dopo il sangue e la violenza a cui ha assistito da bambina, la ragazza ha dedicato la sua vita alla lotta contro i demoni ed è diventata la Shadowhunter più talentuosa della sua generazione. Non ha però mai smesso di cercare coloro che hanno distrutto la sua famiglia e, quando si rende conto che l'unico modo per arrivare ai colpevoli è quello di allearsi con le fate, da anni in lotta con gli Shadowhunters, non si tira indietro. È una partita molto pericolosa, ma Emma, insieme a Julian, suo migliore amico e parabatai, ha tutte le intenzioni di giocarla fino in fondo. Non solo la ragazza potrebbe finalmente vendicarsi, ma per Julian si apre la possibilità di riabbracciare il fratello Mark, che anni prima era stato costretto a unirsi al Popolo Fatato. Inizia così una corsa contro il tempo, un'indagine ricca di colpi di scena, dove i bluff e i doppi giochi non mancano e i sentimenti più profondi sono messi a dura prova. Compreso quello che lega Emma e Julian, forse di natura diversa rispetto a quel legame puro, unico e indissolubile che dovrebbe unire due parabatai: un sentimento che la Legge non accetta.
VOTO:


RECENSIONE
Stavo aspettando questo romanzo da quasi due anni. Ricordo bene che quando uscì Città del fuoco celeste, io avevo appena finito di leggere Città delle anime perdute. A saga conclusa, venni a sapere che la Clare avrebbe scritto una trilogia su Emma e Julian e, avendoli adorati, cominciai a fare il conto alla rovescia dei giorni.
Parto dal presupposto che, per quanto abbia adorato questo romanzo e personaggi, l’idea di aver speso € 19,00 per un libro fallato ancora oggi non mi va giù. Parto dal presupposto che, effettivamente, le pagine fallate sono due – anche se il dettaglio che una di esse sia il capitolo extra mi fa incavolare parecchio. E parto dal presupposto che, per quanto questa cosa non mi faccia per niente piacere, la mia recensione – seppur citato il fatto – non sarà preclusa da questa ‘disattenzione’ della Mondadori. Ma è una cosa che non potevo non dire, perché un sacco di gente ha preordinato questo libro o si è fiondata ad acquistarlo per avere il racconto extra. E tutte queste persone, me inclusa, sono stata bellamente fregate. Quindi, se avete letto il racconto extra, ricordatevi che Jocelyn non è incinta! Non posso svelare l’altra cosuccia perché sarebbe spoiler, ma penso che ormai tutti coloro che hanno finito la lettura sanno bene di cosa sto parlando.
Piccolo sfogo e piccola premessa conclusi, inizio a parlarvi di ciò che penso riguardo a Signora della mezzanotte, primo capitolo della nuova trilogia di Cassandra Clare.
Protagonisti di queste nuove vicende, come accennato prima, sono Emma Carstrais e Julian Blackthorne. Due personaggi conosciuti durante la Guerra Oscura, nell’ultimo romanzo della serie TMI. Avevamo lasciato Julian e Emma ragazzini, dodici anni l’uno, con i loro tormenti e le loro ferite. Lui, a causa del rapimento di Mark – il fratello maggiore – a opera della Caccia Selvaggia e l’esilio di Helen, obbligato a crescere in fretta e occuparsi dei fratelli minori e di Emma. Lei a pezzi per la morte dei suoi genitori, con l’unico obiettivo di scoprire la verità sulla loro uccisione. Sono passati cinque anni da allora, e Emma non ha perso il suo temperamento e la sua voglia di scoprire cosa veramente è accaduto alla sua famiglia. Diventata adesso la Parabatai di Julian, il suo spirito Shadowhunter è sveglio e attivo più che mai. La migliore fra gli Shadowhunters di Los Angeles, dov’è ambientata la nuova trilogia, le sue gesta e il suo coraggio, così come la lingua lunga e la sfrontatezza, vengono paragonati perfino a quelli di Jace Herondale. Ma se Emma si butterebbe fra le fauci di leone affamato per ottenere ciò che vuole, Julian è l’ancora che la riporta con i piedi per terra. Diventato ormai un uomo, Julian è la dolcezza resa persona. Attento, paterno, amabile, disponibile, scrupoloso… Il suo personaggio si è portato via un pezzo del mio cuore. Julian e Emma sono le due facce della stessa medaglia, dove non arriva una è sempre l’altro a tenderle la mano. E viceversa. Benché costretto dalle circostanze a prendersi cura dei suoi fratelli più piccoli, Julian non ha mai ostacolato Emma nella ricerca disperata della verità. Anche se questo rischia di metterli contro il Conclave, il governo dei Nephilim. E quando la Caccia Selvaggia bussa letteralmente alla loro porta, donandogli indietro Mark in cambio di un’alleanza, l’Istituto di LA non sa come dire di no. Poco importa che dopo la Guerra Oscura è severamente proibito prestare anche il minimo aiuto alle fate… Per Julian è l’occasione di riavere indietro suo fratello e aiutare in modo concreto Emma. Perché, a quanto pare, i misteriosi omicidi che riguardano il popolo fatato sono direttamente collegati anche alla morte dei genitori della ragazza. Dell’intreccio mistery/soprannaturale non dico altro, se non una piccola parentesi personale. Malgrado gli altri gli libri fossero facilmente intuibili, ho riscontrato una leggera carenza di pathos in Signora della mezzanotte. Per farla breve, anche se non avevo capito il motivo, avevo beccato il ‘cattivo’ già al secondo o terzo capitolo. Andando avanti nella lettura, benché poi la Clare abbia voluto deliberatamente spostare l’attenzione su qualcun altro, mi sono accorta di troppi scivoloni fatti da questo ‘insospettabile cattivo’ che non hanno fatto altro che avvalorare la mia tesi. E dopo due anni ad agognare una spiegazione per la morte dei genitori di Emma… ammetto che ci sono rimasta malissimo nello scoprire il motivo che ha portato alla loro dipartita. Difatti continuo a sperare che la realtà sia un’altra e che la Clare, nei prossimi libri, ci sveli la vera verità – perdonate il gioco di parole. Questo è il motivo principale per cui, nonostante il romanzo mi è piaciuto veramente tanto, ho deciso di dargli quattro stelle al posto delle cinque che credevo si sarebbe aggiudicato quando ho cominciato la lettura.
Il punto di forza di questo libro sono sicuramente i personaggi. La Clare ha fatto un lavoro incredibile con Julian e Emma, ma anche con tutti i ragazzi Blackthorne e Mark e Cristina. Rispetto a Jace e Clary, ci troviamo davanti a persone mature, combattive e risolute. Emma, anche se all’inizio non sa bene cosa vuole, quando lo capisce fa di tutto per ottenerlo – anche se poi prende uno di quegli scivoli che avrei voluto prenderla a sberle, ma vabbè. Julian, dal canto suo, cerca di essere il pilastro di tutti, anche a costo di sacrificare la sua felicità. Il suo amore profondo eviscerale per Emma è palese sin dalle prime pagine, ma le Leggi del Conclave sono chiare: l’amore romantico fra Parabatai è severamente vietato. E nulla riuscirà a sovvertire questo. I loro tormenti, accresciuti anche dal fardello di questo amore proibito, sono stati come lame sulla pelle… E sono curiosa di scoprire come la Clare donerà a questi due un finale felice. Perché se non lo fa la meno, sappiatelo. Il personaggio di Mark l’ho adorato e detestato a momenti alterni, mentre Cristina l’ho adorata troppo. E vi dico già da subito che io li voglio insieme, alla faccia di Keiran e Diego. E Dru e Ty, Liv e Tavvy sono dei piccoli Shadowhunters fantastici e in gamba. Ma non mi dilungo oltre o restiamo qui fino a settimana prossima! Lo stile della Clare non delude, anzi… Mi è sembrato perfino migliorato. L’unica pecca, secondo me, è stata la leggera ridondanza di alcune parti. Scene che avrei voluto godermi di più senza l’eccessiva narrazione e altre che avrei voluto che fossero più approfondite.
In conclusione, leggete la Clare. Leggete Signora della mezzanotte e innamoratevi di questa storia e dei suoi incredibili personaggi! Consiglio questo romanzo con tutto il cuore.

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Finalmente ce l'ho fatta! Ho pubblicato la recensione di Signora della mezzanotte, a cui tenevo moltissimo, e nonostante tutto non sono soddisfattissima di com'è venuta xD Ma non sapevo come metterla giù, anche perché molte cose sarebbero spoiler e non volevo rovinare la sorpresa a nessuno. Io, come sempre, vi invito a farmi sapere cosa ne pensate del romanzo :) E della recensione.
Buona serata a tutti e alla prossima,
Feeling Reading 

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