lunedì 11 luglio 2016

Recensione: "Fragile come noi, forte come l'amicizia" di Sara Barnard

Buongiorno, readers! Come state? Siamo ormai quasi a metà luglio, quali sono i vostri progetti per le vacanze? Iniziamo la settimana con una nuova recensione, questa volta di un libro che mi ha mandato la Piemme poche settimane fa. E' un'uscita di marzo, un'uscita che avevo anche adocchiato ma che non ero riuscita ad acquistare, e la CE me l'ha fatta arrivare a casa a sorpresa, insieme a P.S. Ti amo ancora. Per questo la ringrazio =) Io non avevo letto Tutte le volte che ho scritto ti amo, ma l'ho comprato in eBook appena mi è giunto il secondo a casa, quindi spero di leggerli entrambi a breve e di rilasciarvi presto anche la mia recensione. Ma non mi perdo ulteriormente in chiacchiere. Fragile come noi, forte come l'amicizia è il titolo di cui vi parlo quest'oggi. Un romanzo apparentemente semplice, che tocca temi delicati. Una lettura piacevole, a tratti intensa, che mi ha sinceramente colpita.

Titolo: Fragile come noi, forte come l'amicizia
Autore: Sara Barnard
Editore: Piemme
Pagine: 319
Prezzo: € 16,00
Data d'uscita: 15 marzo 2016
Caddy, sedici anni, è la brava ragazza per definizione: buoni voti a scuola, volontariato, sempre ubbidiente, un po' timida. Lei e Rosie sono amiche inseparabili da sempre e, nonostante non abbiano mai frequentato la stessa scuola e siano molto diverse, nel tempo le differenze tra loro non hanno fatto altro che avvicinarle. Ma cosa può succedere a un incastro tanto perfetto se si tenta di aggiungere un pezzo? Quando compare Suzanne, una nuova compagna incredibilmente bella e spigliata con cui Rosie comincia a passare tutto il suo tempo a scuola, Caddy ne è inevitabilmente gelosa. Suzanne però non è esattamente la ragazza perfetta che lei vede: ci sono cicatrici sul suo corpo, ma soprattutto sul suo cuore, segni indelebili di un passato molto recente che l'hanno resa una ragazza danneggiata...
VOTO:


RECENSIONE
Come premesso nell’intro, il romanzo mi è stato inviato dalla casa editrice. Quando il libro uscì, a marzo di quest’anno, avevo fatto la segnalazione e, devo ammetterlo, la trama mi aveva incuriosita… ma non così tanto. Se mi seguite un po’, avrete capito che il 2016 è stato un anno un po’ NI per la lettura. Almeno per quanto mi riguarda. Non so bene il perché, ma ultimamente quando un romanzo ha una sinossi che mi colpisce di brutto, alla fine ne rimango delusa. Se non sempre, quasi. Perciò, figuriamoci a leggere romanzi con una trama già di per sé carina, ma… Quando però ho aperto il pacco della Piemme e l’ho visto, ho deciso di dargli un’opportunità, perché comunque non mi era mai veramente dispiaciuto. E ho fatto bene! Ho dato quattro stelline a questo libro, anche se non sono proprio pienissime, e sebbene non penso che sia il romanzo evento dell’anno, è stata una lettura che mi è piaciuta affrontare.
Fragile come noi, forte come l’amicizia parla di tre ragazze. All’inizio ci sono solo Caddy e Rosie, migliori amiche da sempre. La prima frequenta una scuola privata, mentre la seconda un liceo pubblico. Hanno entrambe sedici anni, ma per quanto si vogliano bene hanno vite e idee completamente diverse. Caddy è solitaria, introversa e non ama i grandi festeggiamenti, preferisce stare in casa a guardare un film insieme alla sua migliore amica. C'è da dire che, molto probabilmente, il suo carattere è plasmato da dei genitori 'bacchettoni' e particolarmente ossessivi, poco inclini a tutto ciò che esce fuori dal concetto di diligenza. Ma ha un obiettivo per se stessa, per il compimento dei suoi diciassette anni: baciare un ragazzo e mettersi con qualcuno. Rosie, l’anima della festa, tutta trucco e lustrini, riviste di moda e pettegolezzo, la prende in giro su questo. Come può Caddy trovare un ragazzo, se non esce mai? Tutte le volte che Rosie la invita a qualche feste organizzata dai suoi compagni, infatti, Caddy si rifiuta. Non si sente a suo agio con gli amici di Rosie, ma questo non ha mai compromesso la loro amicizia. Almeno finché non arriva in città, e nella scuola di Rosie, una nuova ragazza: Suzanne. All’apparenza perfetta, spigliata e dal carattere molto più incline a quello di Rosie, Caddy avverte da subito gli spilli della gelosia conficcarsi nella pelle. Inizia così il suo graduale cambiamento per tenersi l’amica d’infanzia, la migliore che ci sia al mondo. Ma mentre cerca di scoprire chi sia veramente Suzanne, Caddy scopre un segreto tremendo… Non è sempre tutto oro quello che luccica, e la nuova ragazza non è perfetta come si crede. Ci sono cicatrici sul suo corpo, e soprattutto nel suo cuore, ricordi di un terribile passato che non si può cancellare.
Non starò qui a dirvi tutto, né a raccontarvi cosa tormenta Suzanne. Posso solo dirvi che quello che le è successo incide profondamente su di lei, sul suo modo di fare e pensare, sulle scelte (sbagliate) che prende. Non ho mai pensavo che Suzanne fosse ‘una cattiva ragazza’, fin da subito infatti, per quanto potevo capire la gelosia di Caddy, non ho mai creduto che volesse essere un ostacolo – o peggio ancora – per lei e Rosie. Sembrava semplicemente una ragazza bisognosa d’affetto, e sicuramente un po’ – parecchio – matta. Quelle che mi hanno lasciata interdetta per mooolto tempo sono al contrario proprio Caddy e Rosie. Quando Rosie parla a Caddy di Suze sembra che la nuova arrivata sia una manna dal cielo. Rosie è su di giri, vuole assolutamente che la sua migliore amica di sempre conosca la sua ‘migliore amica di scuola’ e quasi obbliga Caddy ad andarci d’accordo, mettendola da parte molto spesso – soprattutto quando le due ragazze vogliono andare a delle feste e Caddy, ovviamente, preferisce starsene a casa. Quando però Caddy, sicuramente grazie al segreto di Suzanne, si avvicina a lei, a Rosie improvvisamente non sta più bene. Tanto che, in alcuni pezzi, l’avrei volentieri presa a sberle. Non scenderò nei dettagli, ma dico solo che, sebbene condivida il pensieri di Rosie (cioè che Caddy si è avvicinata a Suzanne perché voleva essere finalmente utile a qualcuno, perché voleva sentirsi importante), trovo che l’insensibilità di Rosie su alcuni punti sia stata un po’… esagerata. Penso che l’autrice abbia voluto far trasparire che, molto spesso, i problemi vengono visti dagli adolescenti in modo diverso, e i problemi di Suze erano grossi problemi. Ma l’empatia dov’è finita? Dubito che una persona senta la carità cristiana solo una volta maturata: ce l’hai o non ce l’hai. Questo è il mio pensiero perlomeno. Per quanto riguarda Suzanne, lei è un vulcano in eruzione tendente all’autodistruzione. Il suo passato è troppo pesante per non gravarle addosso, e l’amicizia di Caddy – per quanto sentita e sincera – non le fa bene come pensa. Caddy non sa dire di no, e darla vinta a Suze su tutto, compromettendo anche se stessa, non è una mossa intelligente. O matura (cosa comprensibile, visto che le protagoniste hanno sedici anni; per di più, penso che l'autrice volesse proprio far trasparire questo). E l'amicizia di Suzanne non fa sicuramente bene a Caddy.
È dura parlarvi di questo libro senza fare spoiler, ma ci ho provato. Sara Barnard ha fatto un ottimo lavoro col personaggio di Suzanne, ma anche con quello di Caddy e Rosie (specialmente con i loro difetti). Ci sono problemi che l’amicizia, per quanto forte e sincera, non può curare da sola, e a sedici anni non si hanno le competenze adatte per affrontare qualcosa in modo adulto – non sempre almeno, perché poi ci sono le eccezioni. Lo stile dell’autrice è semplice. La narrazione è un mix perfetto fra dialoghi, descrizioni e introspezione. Penso che leggerò altro di suo, perché il suo modo di scrivere mi è piaciuto molto. E anche la storia di queste tre amiche non mi è dispiaciuta per niente.
In conclusione, se non avete ancora letto questo romanzo, è un libro che consiglio. Non è una storia facilissima, anche se può sembrarlo, ma ho apprezzato il modo in cui gli argomenti usati siano stati trattati dalla Barnard. Leggetelo.
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Con questo è tutto anche per oggi. E' una recensione po' confusionaria, lo ammetto, ma parlarvi del romanzo senza scedere troppo nel dettaglio è stato complicato. Tutto ruota quasi fin da subito attorno al passato di Suzanne, e non potevo dirvi di cosa si tratta... Fatemi sapere se il post vi è stato utile =) Cosa ne pensate del mio parere, se vi ha convinti o meno ad acquistare il libro. E se lo avete già letto, fatemi sapere se siete d'accordo con me! Iscrivetevi al blog, se non lo avete ancora fatto, e continuate a seguirmi. Un abbraccio a tutti!
Alla prossima,
Feeling Reading

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